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Attivisti bloccano i camion al mattatoio di Bra: "ora basta alla strage di innocenti"

 

La notte di giovedì 28 luglio attivisti del movimento Iene Vegane hanno bloccato i camion carichi di animali davanti al Mattatoio Comunale di viale Dell'industria 36 a Bra, Cuneo.
Una ventina di attivisti si sono appostati dalle prime ore del mattino davanti al Mattatoio Comunale di Bra,esono riusciti a bloccare tre camion carichi di animali che stavano per entrare al macello.

Animalisti davanti al mattatoio: “questa è la porta dell'inferno"

Sono sopraggiunti i carabinieri che hanno controllato i documenti dei veicoli e dei conducenti, e verificato certificazioni e condizioni degli animali. Segnalato dagli attivisti un camion che sembrava non essere a norma in quanto carente di feritoie per il passaggio dell'aria e in questo caso si è quindi chiesto il sequestro degli animali.

La protesta si è svolta in modo pacifico e i camion, grazie alla determinazione degli attivisti, non hanno varcato, almeno per un giorno, le porte dell'inferno.
Un gruppo di animalisti ha seguito i camion  che  stavano facendo ritorno agli allevamenti con il loro "carico" ancora vivo con  l'intenzione di localizzarne le stalle, verificare le condizioni degli animali e accertarsi che non fossero lasciati sui mezzi senza acqua e cibo. Lungo il percorso sono stati bloccati dalle forze dell'ordine.
Una nota del Movimento Iene Vegane sottolinea la schizofrenia di un comunicato congiunto inviato oggi da Coldiretti Bra, Ascom Bra e Associazione Macellai di Bra in cui  Delia Revelli, presidente di Coldiretti Cuneo ribadisce: “.. .I nostri allevatori operano rispettando le normative comunitarie e nazionali per il benessere animale, che hanno comportato negli anni importanti investimenti ...". Anche solo da queste poche parole può capire come l'interesse primario rimane sempre quelle di difendere interessi economi ad ogni costo anche affermando ridicolmente che gli animali verranno costretti a salire le rampe della morte e sgozzati ma sempre con i dovuti modi nel pieno rispetto del loro benessere. Insomma felici di vedere sangue e andare a morte.

Questa è la seconda contestazione che gli attivisti organizzano a Bra, di seguito il comunicato precedente riferito a presidio informativo contro il consumo i carne. 

 

Il comunicato riferito alla protesta del 14 luglio:

Attivisti organizzano una protesta pacifica e informativa davanti al macello comunale di Bra, Cuneo.
Giovedì 14 luglio ore 9:00 alle ore 12:00  presso il Mattatoio Comunale di viale dell'Industria 36 a Bra, Cuneo,numerosi attivisti appartenenti ai movimenti per i diritti degli animali: N.A.L.A. NOmattatoio, Iene Vegane, "Se nulla importa... importerà" e LEAL Lega Antivivisezionista hanno organizzato un presidio pacifico al Mattatoio Comunale viale Dell'industria 36 a Bra, Cuneo.

Animalisti davanti al mattatoio: “questa è la porta dell'inferno"

Il giovedì è un giorno di mattanza a Bra, e come accade tutti i giorni dell'anno in ogni parte del mondo nei mattatoi entrano milioni di animali terrorizzati e sofferenti per essere scannati e diventare cibo per tutti coloro che ancora di nutrono di carne.
Gli attivisti hanno atteso gli animali davanti alle porte dell'inferno  per documentare  lo strazio di questi esseri senzienti che senza colpa e senza aver deciso nulla di lì a poco saranno agonizzanti e poi cadaveri. Viene documentata la verità per chi, non volendo negarsi una gratificazione gastronomica e assolvere la propria coscienza, nega agli animali la capacità di pensiero, sofferenza e ogni sentire.
I camion arrivano davanti al mattatoio carichi di animali stremati dal viaggio, dal caldo, dal digiuno e dalla mancanza di acqua, sono vitelli o mucche da latte che a "fine carriera" e a pochissimi anni di vita vengo uccisi. A tutti capita di incontrare per le strade camion che trasportano animali e veder nasi e bocche che cercano di sporgersi dalle fessure per cercare aria e frescura ed è penoso pensare a quello che sarà il loro ineluttabile destino.
Dati Iarc e Oms stimano che nel mondo vengano uccisi 170 miliardi di animali l'anno e 19 milioni ogni ora, di questi, 2 miliardi e mezzo all'anno solamente nel nostro Paese.

Dichiara un portavoce degli attivisti"Sarà straziante come sempre stare fuori dal mattatoio e emergerà il vero motivo della scelta vegana che noi abbiamo fatto per etica, perché siamo convinti che le decisioni legate a scelte di coscienza sono sentite con maggior forza e convinzione. Vogliamo comunque ricordare che una scelta vegana si sta rendendo in ogni caso più che mai necessaria per la salvaguardia delle popolazioni che muoiono di fame e del Pianeta visto che l'industria della carne è la causa principale del riscaldamento globale, con il 51% dei gas serra (co2, ossidi di azoto e metano), emessi dall'uomo. L'industria della carne è anche responsabile dell'esaurimento delle risorse idriche infatti per un chilo di carne vengono utilizzati 15 mila litri di acqua, e 15 kg di cerali e legumi che potrebbero essere destinati a popolazioni del terzo e quarto mondo".

Ufficio Stampa
Liberazione Animale
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29 luglio 2016

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