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Una campagna contro una legge che intende sterminare 250.000 ungulati in tre anni

 

Toscana Rosso Sangue

In Toscana è in atto la campagna “Toscana Rosso Sangue” contro la legge Remaschi, che intende sterminare 250.000 ungulati in tre anni, militarizzando la campagna toscana. La protesta viene attuata nei punti strategici della città di Firenze. Domenica 24 gennaio, uno striscione della campagna è stato appeso al Ponte Vecchio da alcuni attivisti. Il filosofo Giulio Giorello ha aderito alla petizione “Toscana Rossa… di Sangue” unendosi agli altri nomi famosi quali Dacia Maraini, Gianni Vattimo, Franco Battiato, Giorgio Panariello, David Riondino, Marco Vichi, Folco Terzani, Sandro Veronesi, Gianni Tamino e tanti altri. I promotori della campagna sostengono che la legge preveda una risposta spropositata rispetto ai danni alle coltivazioni, per altro non quantificati in modo verificabile e trasparente. “Rispondere a danni economici con il sangue è una modalità violenta e antiquata”. Anche l’esperto di gestione faunistica Mauro Delogu sostiene che l’unica risposta efficace nel lungo periodo è un investimento nei nuovi metodi cruelty-free”.

E' importante una massiccia reazione dei cittadini  che convinca il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a sospendere l’approvazione della legge, ed impostare la soluzione del problema esuberi ungulati su basi scientifiche, già sperimentate altrove, mettendo in atto soluzioni non cruente, che risolvono il problema che la caccia non risolve, ma anzi aumenta, rispettando  la vita di milioni di esseri senzienti.

 

Chi vuole aderire alla campagna può scrivere una mail di protesta al Presidente della Regione Toscana all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Oppure via Twitter:  @rossipresidente

 

www.liberacittadinanza.it

 

6 febbraio 2016

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