SOS Gaia
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COMUNICATO STAMPA
Torino, 31 agosto 2014

Il calendario venatorio 2014/15, approvato nello scorso mese di aprile in piena campagna elettorale dall’allora Assessore Sacchetto (Lega Nord) e dall’amministrazione di centrodestra è stato adottato e sposato senza alcuno spirito critico dalla nuova amministrazione di centrosinistra e in particolare dall’Assessore Ferrero (PD). Non è stata accolta nessuna delle istanze avanzate dalle associazioni di protezione ambientale e presentate all’Assessore nei giorni seguenti la sua nomina.

Le specie cacciabili restano le stesse dello scorso anno e non viene garantita la protezione nemmeno per quelle in forte declino numerico nella nostra Regione. Lo stesso Piano Faunistico Venatorio Regionale, approvato dalla Giunta nel 2009, ma non ancora applicato, segnalava la criticità della consistenza numerica di beccaccino (Gallinago gallinago), cesena (Turdus pilaris), pernice rossa (Alectoris rufa), starna (Perdix perdix), quaglia (Coturnix coturnix) e delle specie della piccola fauna alpina: fagiano di monte (Tetrao tetrix), pernice bianca (Lagopus mutus), coturnice (Alectoris graeca), lepre variabile (Lepus timidus).

Rimane cacciabile l’allodola (Alauda arvensis), uccelletto di pochi grammi utilissimo all’agricoltura in quanto insettivoro ed ormai quasi estinto nella nostra Regione. Né si è tenuto conto dell’anomalo andamento climatico della stagione: le basse temperature e soprattutto le frequenti precipitazioni hanno senza dubbio ostacolato in maniera significativa la riproduzione di numerose specie, soprattutto di quelle che vivono in ambienti più ostili. Una ovvia logica di precauzione avrebbe imposto il blocco del prelievo venatorio di tali specie, al fine di consentire loro una adeguata ripresa numerica.

Mercoledì 3 settembre 2014 la preapertura alla tortora (Streptopeia turtur), specie anch’essa in declino, condannerà a morte i pochi esemplari in migrazione sul Piemonte.

Per la tortora, rispetto allo scorso anno, il carniere annuale per ogni cacciatore è stato addirittura incrementato: da 20 esemplari a 25.

La caccia di fatto è già aperta, dal momento per tutta l’estate si è assistito agli abbattimenti degli ungulati (camosci, cervi, caprioli, mufloni, cinghiali), anche in agosto e con la copertura forestale, utilizzando armi a lunghissima gittata e creando così situazioni di oggettivo pericolo per i frequentatori di montagne e boschi.

Le istanze del referendum regionale, scippato nel 2012 da Cota con l’avallo del PD (e che prevedeva divieto di caccia la domenica, riduzione delle specie cacciabili, divieto di caccia sulla neve, ecc…) restano seppellite nei cassetti di questa politica antidemocratica.

Domenica 28 settembre 2014 assisteremo, come negli anni passati, non all’apertura generale della stagione venatoria, bensì al suo generale prosieguo.

Manca solo di conoscere i piani di prelievo della piccola fauna alpina (fagiano di monte, coturnice, pernice bianca, lepre variabile) che, come è prevedibile, usciranno nel mese di settembre.

L’Assessore Giorgio Ferrero potrà così mettere anche la sua firma in calce alla futura estinzione di questi splendidi animali.

 

Per:
Club Alpino Italiano – Tutela Ambiente Montano
EBN Italia
LAC Lega per l’abolizione della caccia – Sezione Piemonte
LIPU Lega Italiana Protezione Uccelli - Sezione Biella e Vercelli
Pro Natura Piemonte
SOS Gaia

Roberto Piana

Info:
R. Piana cell. 3491204891
P. Belletti cell. 3476639963

LAC Piemonte – Via Ormea 24 – 10125 Torino



31 agosto 2014

 

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