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L’intervento dell’Assessore Estella Marino all’evento organizzato dall’ A.S.T.A.

Il dibattito animalista organizzato dall’A.S.T.A. ha fornito risposte concrete e messo a fuoco il problema della tutela degli animali romani. In occasione dell’incontro la delegazione romana di SOS Gaia ha intervistato l’Assessore all’Ambiente Estella Marino

 

Gli animali che ora sono ospiti dei canili e gattili di Roma, che fine faranno? È questo il tema del dibattito animalista scelto dall’A.S.T.A., Associazione per la Salute e la Tutela degli Animali, per la celebrazione del ventennio dalla sua fondazione, organizzato presso la “Casa Internazionale delle Donne”.

Con l’intento di rispondere agli ultimi scottanti quesiti animalisti della città hanno partecipato: l’Assessore all’Ambiente, Agroalimentare e Rifiuti di Roma Capitale On.le Estella Marino, il Dirigente Veterinario del Ministero della Salute Rosalba Matassa, la Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Roma Donatella Loni, ed infine il Veterinario Presidente dell’A.S.T.A. Maurizio Albano.

Nel dibattito è stato affrontato dalle autorità competenti e dall’Assessore Estella Marino il problema della gestione dei canili e dei gattili, dopo le vibrate proteste dei volontari e delle Associazioni per via della Delibera 148 presentata proprio dall’Assessore, che prevede gare di appalto per la gestione delle strutture che ospitano i cani ed i gatti e la conseguente chiusura di alcune di queste ritenute non normabili. Successivamente la Mozione 99 approvata dal Consiglio Comunale ha sospeso gli effetti della Delibera, imponendo la messa a norma degli edifici adibiti a rifugi, prima degli eventuali bandi di assegnazione, prevedendo inoltre la convocazione di tavoli tecnici con le Associazioni che gestiscono attualmente i canili ed i gattili insieme alle autorità locali.

Nella discussione sono quindi emersi i nodi da sciogliere per la tutela ed il benessere degli animali della nostra città.

 

Rosalba Matassa, Dirigente Veterinario del Ministero della Salute, ha inquadrato le attività di competenza ministeriale sul problema del randagismo sul territorio della regione Lazio e di Roma, l’aspetto cruciale dell’applicazione delle leggi ed in particolare della 281 del 1991, introdotta proprio per arginare il randagismo e per tutelare gli animali di affezione.

Ci informa la dottoressa Matassa che nel Lazio ci sono 61 strutture autorizzate ad ospitare animali, ma ne esistono molte non autorizzate, dirette da privati in maniera autonoma e senza controllo, con il rischio che in alcuni casi vengano accolti troppi animali rispetto alle potenzialità delle strutture.

Francesco Totti testimonial della campagna dell'Ordine dei Veterinari a favore dei microchip

Nella nostra regione ci sono troppi cani vaganti non sterilizzati e per combattere questo fenomeno occorre una politica di prevenzione e di controllo. In realtà una buona parte dei cani dispersi non sono veri randagi, ma perduti dalla famiglia adottiva o sfamati da persone che li lasciano liberi senza assumersene la piena responsabilità; se tutto funzionasse nel 90% dei casi questi animali dopo il recupero dovrebbero essere restituiti, ma purtroppo questo non succede e la maggior parte di loro finisce nei rifugi, in attesa di una nuova sistemazione.

La Legge 281 traccia il percorso corretto che prevede il risanamento dei canili esistenti fino alla edificazione di rifugi per gli animali in attesa di adozione.

La prassi parte dal canile sanitario che rappresenta il primo ricovero dove viene verificata la presenza del microchip con l’eventuale restituzione al proprietario, vengono effettuate le profilassi mediche e gli eventuali interventi di pronto soccorso; ma da qui gli animali potrebbero essere adottati anche senza necessariamente arrivare ai rifugi.

Mentre i canili rifugio dovrebbero essere pubblici, belli e aperti, dei luoghi dove gli animali possono essere recuperati dal punto di vista comportamentale e sociale, dove la gente può entrare, vedere i cani, socializzare con loro e magari portarseli a casa, il fine ultimo non è però di tenerli in questo posto per tutta la loro vita ma di trovargli una sistemazione.

Segnala Rosalba Matassa che nei canili del Lazio in alcuni casi, non viene seguita la corretta profilassi che prevede la sterilizzazione, così quando successivamente vengono inviati nei rifugi per le adozioni, questi diventano delle fabbriche di cuccioli moltiplicando i pelosi da far adottare. Ovviamente nei casi di cattiva gestione i canili non vanno chiusi, ma vanno rimossi i responsabili.

Per superare la maggior parte delle criticità la soluzione è il buon funzionamento dell’anagrafe canina, perché tutti i cani dovrebbero essere microchippati compresi i randagi sfamati dai privati, per poter essere controllati e prevenire gli abusi nei loro confronti.

Conclude la dottoressa Matassa affermando che una vera prevenzione può essere realizzata con il controllo delle nascite, la vigilanza sulle attività commerciali che si occupano degli animali, ed infine la formazione ed educazione capillare nelle scuole a partire dai bambini che possiedono una naturale propensione verso gli animali. Soltanto così potremo costruire un mondo migliore.

 

L’Assessore Estella Marino con il Presidente dell’A.S.T.A. Maurizio Albano e la responsabile dell’Associazione Susanna Celsi

Il ruolo dei medici veterinari è cruciale nella tutela degli animali e Donatella Loni, Presidente uscente dell’Ordine di Roma e Provincia, ha parlato delle loro attività specificando che il codice deontologico nel 2006 è stato appositamente modificato per evidenziare il cuore animalista dei loro medici.

Il compito principale dell’Ordine consiste nel vigilare sulla qualità delle prestazioni dei veterinari iscritti, che come professionisti sono obbligati a tutelare la salute di tutti gli animali, sia di proprietà che randagi.

Inoltre, l’Ordine fa parte di un “Osservatorio Regionale” insieme ad alcuni rappresentanti delle Associazioni di volontariato, le ASL ed i Comuni, che raccoglieva e condivideva tutte le criticità elaborando anche delle soluzioni sul territorio, ma che purtroppo da alcuni anni non si riunisce più.

Donatella Loni sottolinea il loro impegno nella lotta al randagismo a mezzo di svariate campagne effettuate in collaborazione con la Regione Lazio.

Tra queste campagne la più importante si è svolta nel 2009 unitamente alle istituzioni preposte e con tutti i veterinari compresi quelli delle ASL, denominata “Il mese del microchip”, che ha promosso in rete l’iscrizione all’anagrafe canina a tariffe minime. Per l’occasione la Regione eliminò la tassa di 8 euro da pagare tramite bollettino che certamente non aiuta per il suo onere burocratico.

Grazie a questa iniziativa anche i cani delle aziende agricole nell’arco di sei mesi furono registrati senza oneri.

Questa campagna con Francesco Totti testimonial, ebbe un grande successo con la regolarizzazione di più di ventisettesimila cani solo nel Lazio, costò 35.000 euro, ma purtroppo non si poté replicare.

Conclude Donatella Loni dicendo che anche l’Ordine, come ha detto Rosalba Matassa del Ministero della Salute, guarda con attenzione ai bambini per una loro corretta informazione, attraverso campagne che si spera possano essere condivise nelle scuole tramite i volontari.

 

Ivana Pizzorni intervista l’Assessore Estella Marino

L’intervento del Presidente dell’A.S.T.A. Maurizio Albano è servito per tracciare gli scopi, le finalità e un bilancio dell’Associazione nata nel 1994, nella convinzione che i veterinari hanno un ruolo fondamentale per gli animali, e che soprattutto hanno un cuore.

L’A.S.T.A. è stata fondata per creare una organizzazione con un’anima di veterinari che consentisse alle Associazioni che proteggono gli animali, di avere braccia e menti tecniche per gestire al meglio la loro passione nei confronti dei pelosi.

In questi venti anni sono successe tante cose, positive ma anche negative, una indubbiamente buona riguarda la sede operativa che è stata completamente rinnovata; oggi più bella e funzionale, più attrezzata per fornire delle prestazioni di maggiore qualità.

SOS Gaia ha dedicato un articolo sul rinnovo della sede dell’ A.S.T.A. che potete leggere in questo link: http://www.sos-gaia.org/news/230-roma-ristrutturato-l-ambulatorio-veterinario-dell-a-s-t-a.html, ed ha inoltre recensito il libro di Maurizio Albano “Il Decanerone” qui: http://www.shan-newspaper.com/web/animalismo/969-il-decanerone.html i cui proventi saranno
interamente devoluti a favore dell’Associazione ed andranno a finanziare nuove campagne di sterilizzazione.

L’A.S.T.A. è indubbiamente una grossa realtà con oltre 2.800 soci abitanti in diversi Municipi che occupano il 60% circa del territorio della città.

Continua il dottor Albano affermando che nonostante siano aumentate le sterilizzazioni grazie alla grande capacità della loro sede operativa il problema non è risolto, in quanto all’analisi dei freddi numeri statistici, appare evidente che la diffusione della povertà tra le persone toglie loro i soldi necessari per sfamare, sterilizzare e curare i propri pelosi. Difatti nel 2011 l’anno ufficiale della crisi economica è aumentato il numero dei randagi, che non significa più abbandoni ma probabilmente minori adozioni.

Ovviamente le analisi e le sterilizzazioni senza spese agevolano la tutela dell’animale. Ad esempio le sterilizzazioni dei cani attraverso la manifestazione “Se lo ami lo sterilizzi”, in un mese ha raccolto 405 prenotazioni, non solo su Roma ma anche nei comuni limitrofi.

Aggiunge Maurizio Albano che sarebbe molto importante istituire l’anagrafe felina per ridurre il numero dei gatti abbandonati.

La locandina dell’evento

Comunque l’A.S.T.A. effettua un ragguardevole numero di interventi medici e chirurgici a favore dei soggetti politraumatizzati o affetti da malattie, è in prima linea per le cure e gli interventi anche nei confronti di animali abbandonati aiutando i proprietari in stato di indigenza.

Il Presidente dell’A.S.T.A. manifesta un evidente dispiacere nel vedere che alcune volte i fondi dell’amministrazione pubblica non vengono spesi al meglio, un esempio per tutti è il caso di “Villa Flora” (oggi chiusa perché non adeguabile la struttura), dove gli operatori hanno fatto microchippare 57 gatti, facendosene pagare 140. Visto che le risorse non sono tante i due terzi di questa spesa potevano essere usati meglio intervenendo dove era più necessario.

Quindi specifica il dottor Albano che l’A.S.T.A. non è soltanto un ambulatorio veterinario ed ha iniziato a creare eventi per favorire le adozioni dei gatti e dei cani e per sostenere le Associazioni, a tal fine fa un considerevole sforzo per far adottare gli animali rischiando anche di doverli tenere nelle proprie strutture per svariati giorni come è successo per il cane cieco Lai.

In conclusione Maurizio Albano informa i presenti della nuova trasmissione radiofonica da lui gestita grazie ad un accordo con “Roma Radio Capitale” per diffondere amore e conoscenza sugli animali.

 

All’Assessore all’Ambiente è stata fatta la domanda al centro del dibattito: “Che fine faranno gli animali ospiti dei canili e dei gattili romani?”

L’Assessore Estella Marino ha risposto dicendo che è la prima volta che viene invitata ad un dibattito animalista, specificando però che nonostante tutte le discussioni e polemiche di questi mesi le spiace il titolo del dibattito perché il suo operato è finalizzato alla tutela dei 4 zampe.

La gestione dei canili e dei gattili è un problema importante perché il Sindaco è responsabile in prima persona di quello che succede, ma per necessità di bilancio è stato stilato un report della situazione, dove è emerso che a Roma ci sono 3 canili più la Valle dei Cuccioli che ospita sette cani, due Oasi feline di cui una chiusa per lavori di riqualificazione, ma oggi riaperta completamente rinnovata.

I canili di anno in anno venivano gestiti con affidamento diretto il cui iter l’Assessore Marino non ritiene corretto, in quanto i soldi pubblici devono essere spesi con delle gare di assegnazione o bandi.

È stato constatato poi che la maggior parte di queste strutture non sono a norma quindi è sorta la necessità del loro adeguamento.

Ma questo progetto ha scatenato una serie di paure che sono all’origine anche del titolo del dibattito, come se si volessero ridurre il numero dei canili e dei posti.

Estella Marino con Susanna Celsi e un amico a 4 zampe

L’Assessore ha comunicato ai presenti la collaborazione con la Regione Lazio per reperire i fondi per la ristrutturazione delle strutture che ospitano gli animali, e per far ripartire le campagne contro il randagismo.

Per svolgere questo lavoro la Marino ha riscontrato una assenza di comunicazione tra gli enti preposti, anche con le ASL ed i veterinari; con calma ha cercato di ricostruire questo rapporto per definire i compiti e lavorare sugli obiettivi, come ad esempio quello dei canili che devono far rimanere i cani lo stretto tempo necessario alla loro adozione.

Quindi aggiunge l’Assessore che si stanno rimettendo in moto delle attività realizzate negli anni passati ma inspiegabilmente accantonate, che richiamano tutte le istituzioni alle proprie responsabilità perché il Comune da solo non può farcela anche per una questione di diverse competenze, come ad esempio quelle del settore sanitario.

Infine l’Assessore parla degli accordi con i Presidenti dei Municipi di Roma Nord disponibili a collaborare nella sensibilizzazione dei cittadini sulle tematiche animaliste, come ad esempio organizzare sul territorio la giornata delle adozioni una volta identificate le aree verdi disponibili.

 

Al termine del dibattito abbiamo intervistato l’Assessore Estella Marino allo scopo di approfondire le tematiche emerse.

 

Questa sera abbiamo avuto una serie di comunicazioni positive sui canili e i gattili di Roma, non ne verranno chiusi degli altri ma state facendo accordi sul territorio per aprirne dei nuovi, per decentrarli.

Sui canili esistenti si sta facendo il lavoro di messa a norma per poter far uscire il bando per l’affidamento, è un lavoro lungo perché alcune strutture hanno bisogno di manutenzione, mentre riguardo alcuni adeguamenti stiamo reperendo i fondi. Poi non vorremmo realizzare subito nuove strutture, ma iniziare con delle giornate fatte soprattutto nei Municipi dove non sono presenti i canili che sono concentrati soltanto in alcune zone della città. Ad esempio con i Municipi di Roma Nord si sta ragionando per organizzare, secondo il modello della “Valle dei Cuccioli” ma girando sul territorio, un evento nella giornata di domenica abbinato all’adozione dei cani. Molti Presidenti hanno risposto favorevolmente, quindi speriamo di partire quanto prima con questi eventi perché c’è la necessità delle autorizzazioni della ASL. Ovviamente l’obiettivo finale è di far adottare gli animali. Noi vogliamo riavviare una serie di politiche contro il randagismo, per la sterilizzazione, per la microchippatura, fino a far adottare i cani.

 

Nellaiutare gli animali riveste un ruolo fondamentale il volontariato, noi di SOS Gaia di Roma ad esempio gestiamo due colonie feline. Nellaccordo tra i Municipi rientrano anche i volontari?

È tutto da definire, ma comunque abbiamo aperto a tutte quelle Associazioni di volontariato che operano già sul territorio e che i Municipi conoscono bene per darci una mano a organizzare queste iniziative. Ancora non abbiamo redatto nessun protocollo d’intesa, ma le molte Associazioni di volontariato che già collaborano con i Municipi, rientreranno nell’organizzazione della giornata.

 

 

Purtroppo mancano le risorse in un periodo di spending review.

Siamo assolutamente in fase di contrazione di tutta la spesa pubblica disponibile. Devo dire però che molte prestazioni grazie ai volontari sono a costo zero; attivare una giornata tramite il Municipio che individua un’area verde, si può realizzare senza costi, insieme ai volontari e alle amministrazioni locali.

 

Ivana Pizzorni con Estella Marino

Quindi queste giornate rappresentano una occasione per i volontari che possono fare adottare gli animali senza ulteriori spese.

Sì perché lo scopo finale anche dei canili dove gli animali devono restare il meno possibile, è quello di farli adottare dai cittadini che si dimostrano sempre più sensibili nei loro confronti.

 

Èstato nominato il responsabile dellUfficio Benessere Animali?

Al momento è rimasta ancora la struttura precedente, perché nel Comune tutti i posti di responsabilità ruotano ogni tre anni. Alla fine del triennio insieme agli altri verrà nominato il nuovo responsabile dell’Ufficio Benessere Animali.

 

Unultima domanda riguardo i cavalli, chea noi di SOS Gaia stanno particolarmente a cuore. Abbiamo seguito tutte le vicissitudini delle botticelle romane, qualche giorno fa un altro cavallo si èsentito male ed il vetturino lo ha rimosso prima dellarrivo dei soccorsi. A gennaio verranno aperte le scuderie di Villa Borghese, a che punto èil progetto di spostare il servizio nelle ville romane?

L’apertura delle nuove stalle a Villa Borghese è un primo passo, io sono per la teoria dei piccoli passi. Ora ci stiamo concentrando sulle nuove stalle perché il progetto era rimasto incompiuto e grazie al SIMU (Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana) abbiamo sbloccato i lavori rimasti incompiuti, per procedere appena terminati alla fine dell’anno, allo spostamento dei cavalli presso la villa. Comunque i gestori delle botticelle possono sempre passare ad altro trasporto pubblico come la licenza Taxi. Il problema dei percorsi non è stato ancora affrontato perché fra l’altro è di competenza del Dipartimento della Mobilità, purtroppo siamo spezzettati tra mille responsabilità. Nell’anno nuovo inizieremo a discutere anche dei percorsi.

 

Ringraziamo l’Assessore.

 

In sintesi il dibattito organizzato dall’A.S.T.A., sempre in prima fila per la tutela degli amici a quattro zampe, ha fornito risposte concrete agli animalisti di questa città, seriamente preoccupati che il taglio delle risorse avrebbe potuto comportare la regressione dei diritti degli animali.

Abbiamo potuto appurare l’impegno dell’Assessore Estella Marino, nei limiti delle sue competenze e delle risorse, ad aiutare il più possibile gli animali.

Nei prossimi mesi ci impegniamo a seguire l’attuazione di queste politiche, il rinnovo dei canili e dei gattili, l’agevolazione delle adozioni anche tramite eventi sul territorio.

Ovviamente c’è ancora tanto da fare, molti animali purtroppo incontrano un destino ingrato, altri devono affrontare persone insensibili ed ostili, ma è da questa nostra epoca che parte la necessità della difesa della loro vita e noi vogliamo sperare che questa rappresenti una irrinunciabile conquista della nostra civiltà, un altro passo nella realizzazione di un mondo più equo per tutti gli esseri senzienti.

www.associazioneasta.com
www.sos-gaia.org


Ivana Pizzorni è la responsabile della sede romana di SOS Gaia


Vedere video: Tutela animali di Roma: parla l’Assessore



10 novembre 2014